Memoria

“La memoria è un presente che non finisce mai di passare”. Allora nessuno mi contraddirà se dico che il presente di molte persone che sono qui, come me, è plasmato di questa memoria che non finisce mai. Che ingombra a volte stanca, che riempie le vene di qualsiasi sentimento bello o brutto che sia. Un presente che è un film nella tua testa. È incessante, fisso sul “play”. Sono gesti rituali quelli che compio in alcuni giorni dove mi incammino per passaggi obbligati con i quali rispolvero e conservo gelosamente tutti gli attimi, quasi per paura di dimenticarli perché è vero il tempo cancella e se non cancella altera, e in altri giorni invece semplicemente scopro di essere bloccata in una realtà fatta di Te, parallela alla vita reale, ma che per me è, esiste. Non c’è distinzione quindi tra ciò che è stato e cosa c’è. Non c’è vuoto, come in passato mi è capitato di pensare, perché tu hai preso e prendi tanto di quello spazio che non ho centimetri liberi per l’oblio. Non c’è solitudine, tanta nostalgia quella si, ma non c’è alcuna assenza, non c’è dispersione, non c’è niente che sia paragonabile al niente, perché Tu sei Tutto. Alemia continui a essere Vita!

LA MORTE PER ME OGGI HA UN ALTRO SIGNIFICATO. Il nostro è solo un arrivederci, è solo una pausa dove io continuo a camminare portandoti nel cuore e tu ti sei resa cuore. Non è la fine, queste lacrime non sono di disperazione, è commozione ed è la forza dell’Amore che ci ha legato e continua a legarci, che mi da la forza di parlare di Te con un meraviglioso sorriso, il tuo quello che mi viene in mente se penso a Te. Certo non è sempre immediato vivere con queste certezze, non sempre perché sono una persona semplice come tutti, che ha perso quella che era per lei un’insegnante, una sorella, un’amica, un punto di riferimento, una figlia, una mamma... Perdere una certezza comporta sempre un grande lavoro di riassestamento. Ci sono stati molti momenti in questi tre anni, che mi sono sentita orfana. Persa. Perché siamo consuetudinari e attaccati alle cose, a determinati gesti che rappresentano di fatto tutta la nostra vita e non mettiamo mai in conto la possibilità di doverci reinventare, o almeno l’ammettiamo solo quando siamo noi a voler cambiare, ma mai crediamo che la vita possa riservarci uno scherzo simile.

E nel mare di questo cambiamento, di questo riassestamento della vita, della mia come quella di tutti da quando Ale non è più fisicamente con noi, mi da molta pace pensare che in realtà l’interruzione di questo rapporto è solo una convenzione. Che non c’è stasi. Ma che continuiamo a viverci, creiamo ancora insieme, magari in altre forme, in altri modi, ma io a distanza di tre anni posso dire di avere un senso di Te. Lo possiedo ed è la certezza di tutto quello che ci siamo insegnate, di quello che ci siamo scambiate. È la certezza del calore che sento divampare quando mi immergo in tutto quello che ti riguarda. Perché io di Ale ricordo soprattutto l’Amore che metteva in ogni cosa che faceva.

Tua Socia


 Foto Ale 103
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